Sul come uscire al Cinema. In tempi brevi…
Ai miei allievi del CORSO FILMMAKING, insegno che, teoricamente, secondo uno studio di fine 1800 a firma del drammaturgo Polti, ci possono essere “soltanto” 36 trame da raccontare.
Ovviamente, questo non vuol dire che non si possano scrivere storie nuove. Il concetto mira a circoscrivere le tematiche e le dinamiche narrative a poche possibilità. Sta al narratore riuscire ad incanalare in una delle trame esistenti, la propria storia, tentando di renderla originale, nuova e piacevole. E non sempre è facile.
E’ il motivo per cui alcune storie non nascono. Altre nascono e muoiono. E alcune nascono, sembrano morire e poi… diventano un Film.
Proprio come è successo con IL CACIO CON LE PERE.
IL CACIO CON LE PERE è un film che ho scritto (insieme a Luca Calvani, Francesco Ciampi e Alessio Venturini), un bel po’ di tempo fa.
E’ la storia di due fratelli completamente diversi. Uno abita in Toscana e lavora in un supermercato, l’altro tenta di fare l’attore in giro per il mondo ma che, poi, ritorna al paese d’origine quando scopre che l’unica zia ancora in vita è gravemente malata.
Quanto gravemente? Tanto. Talmente tanto che, di lì a poco, muore e lascia i suoi due nipoti, unici eredi, 122 ettari di terreno. A condizione che questi li coltivino insieme, d’amore e d’accordo.
E, ovviamente, non sarà facile per i due andare d’amore e d’accordo.
Il Pitch, realizzato prima della produzione de IL CACIO CON LE PERE , ha vinto la sezione Pitch Trailer della quattordicesima edizione del Trailer Film Festival.
Ma la notizia vera è che, adesso, nei prossimi giorni, partiranno ufficialmente le riprese. Così che “IL CACIO” – come lo chiamiamo gergalmente noi quattro autori – diventa un Film vero.
Dopo un po’ di attesa…
“Signor Ferrara, nelle foto scattate durante i briefing di scrittura del film, lei sembra più giovane! Che Filtro fotografico avete usato?”
Avevo quasi dieci anni meno. E lei non è affatto simpatico…
Resta la certezza, da questa notizia, che i tempi di realizzazione di un Film indipendente, da noi, nel Bel Paese, sono inenarrabili.
Così tanto inenarrabili, che si fa anche in tempo a fare 36 versioni della stessa trama. Alla faccia di Polti e della drammaturgia in genere.
Nello Ferrara